Parole che fanno cose. Come ho imparato a non preoccuparmi e a co-creare con l’AI

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Ho sempre scritto. Da che ho memoria, ho scritto racconti che cercavo di vendere ai miei parenti. Ho scritto i biglietti di auguri di chiunque a chiunque. Poi ho scritto articoli, saggi, libri; ho aiutato altri a scriverne. Ho scritto e scrivo per le aziende aiutandole a raccontare quello che fanno. Scrivere è sempre stata la mia cosa
Quando gli LLM hanno fatto irruzione nel mainstream, la prima reazione è stata di rifiuto: cos’è sta roba? Lasciatemi scrivere in pace. Non mi toglierete la mia cosa.
In questo talk vorrei raccontare come sono passato dal rifiuto alla sperimentazione. Come ho smesso di preoccuparmi (come nel sottotitolo del film Doctor Strangelove…), e ho iniziato a costruire un sistema di potenziamento e amplificazione della scrittura.
Condividerò l’approccio che ho sviluppato per trasformare la scrittura da attività solitaria a processo di co-creazione. Spiegherò come ho imparato a identificare i pattern ricorrenti, le strutture nascoste, i processi mentali e i movimenti stilistici che caratterizzano il nostro modo di scrivere, per poi trasformarli in prompt strutturati e walkthrough replicabili.
Durante il talk condividerò le mie sperimentazioni pratiche: come ho mappato i miei processi di scrittura per contenuti editoriali, newsletter e comunicazione efficace, trasformandoli in framework riutilizzabili. Mostrerò esempi concreti di prompt che non sostituiscono la creatività, ma la amplificano, permettendo di mantenere il controllo creativo e di creare un sistema stilistico più possibile aderente al mio stile personale.
Usare l’AI mi ha permesso di riscoprire l’entusiamo della scrittura, proprio come l’ho sperimentato da piccolo, quando ho imparato a scrivere. Ho “reinventato” la scrittura come un processo di pensiero, di scoperta e di trasformazione. A cui non ho nessuna intenzione di rinunciare.

Paolo Gervasi